- Deve essere in grado di definire gli apporti energetici e le qualità nutrizionali dei singoli alimenti e conoscerne la
composizione di base ed i fattori che regolano la biodisponibilità dei macro e micronutrienti.
- Deve conoscere l’influenza degli alimenti sul benessere e sulla prevenzione delle malattie ed i livelli di sicurezza degli
stessi sottoposti a trasformazioni tecnologiche e/o biotecnologiche, nonché i livelli tossicologici, le dosi giornaliere accettabili ed il rischio valutabile nell’assunzione di sostanze contenute
o veicolate dalla dieta.
- Deve conoscere le tecniche di rilevamento dei consumi alimentari e le strategie di sorveglianza nutrizionale su popolazioni
in particolari condizioni fisiologiche, quali gravidanza, allattamento, crescita, senescenza ed attività sportiva;
- Deve conoscere le problematiche relative alle politiche alimentari nazionali ed internazionali.
- Deve saper valutare la qualità nutrizionale, la sicurezza, l’idoneità degli alimenti per il consumo umano, la malnutrizione
in eccesso o in difetto nell’individuo e nelle popolazioni. Collaborazione ad indagini sui consumi alimentari volte alla sorveglianza delle tendenze nutrizionali della popolazione.
- Deve saper valutare le caratteristiche nutrizionali degli alimenti e delle loro modificazioni indotte dai processi
tecnologici e biotecnologici.
- Deve saper analizzare la biodisponibilità dei nutrienti negli alimenti e negli integratori alimentari e i loro effetti.
- Applicare metodiche atte a valutare la sicurezza degli alimenti e la loro idoneità per il consumo umano.
- Deve saper verificare la corretta assunzione di alimenti per raggiungere i livelli raccomandati di nutrienti per il
mantenimento dello stato di salute.
- Deve saper valutare lo stato di nutrizione più consono alle caratteristiche fisiche e psichiche dell’individuo sottoposto a
stress, con particolare riguardo all’attività fisica ed agonistica.
- Deve saper informare ed educare gli operatori istituzionali e la popolazione generale sui principi di sicurezza alimentare.
In base a quanto affermato risulta chiaro che non bisogna rivolgersi al nutrizionista solo per una dieta ipocalorica, quella la potrete trovare in qualsiasi rivista, o ve la potreste far
consigliare da amici, vedendo poi che i risultati anche se all’inizio sembreranno buoni, a lungo andare saranno pessimi e vi scoraggeranno a raggiungere il vostro obiettivo. Il ruolo del
nutrizionista dovrebbe essere quello di dare una coscienza alimentare al paziente, e garantire nel lungo periodo i prefissati obiettivi, ma soprattutto di mantenerli. Questa coscienza alimentare
non significa soltanto dimagrire, ma raggiungere un’armonia con il cibo, che ci permette di gestire al meglio le nostre attività. Perché una sana alimentazione significa stile di vita più
salutare, minore incidenza di tumori, malattie cardiovascolari.